Portali abbandonati

Mi è appena capitato di cercare su Google un articolo sul Ministro più amato dagli Italiani: no, non Brunetta! non parlo dal punto di vista dei contenuti, ma da quello del contenitore; insomma, sulla mia Google toolbar era impostata la ricerca immagini, anzichè quella testuale, scrivo “Mara Carfagna” e mi appare questa pagina. Urco! Guarda che bel posteriore appare in quarta posizione, clicco e vedo che non è il sedere ministeriale legato alla mia ricerca, bensì quello della sua ex-collega Flavia Vento. L’occhio però, scusatemi, è cascato dove non dovevo: sull’url: ebbene tale immagine è ospitata niente-popò-di-meno-che (notare l’accostamento) in un sito sul turismo veneto! “Apperò…” mi son detto, vediamo cosa pubblica di bello questo portale dedicato al turismo della mia regione…

Continua a leggere

Snail Mail Spam: la pubblicità indesiderata nella cassetta postale

Sono ricominciate le piogge, e tanto per cambiare, ci ritroviamo la cassetta postale con estratti conto, bollette, lettere delle morose, e chi più ne ha più ne metta, tutti inzuppati a causa del solito volantino messo lì “a mò di grondaia” dall’extracomunitario bicimunito di turno.

Forse non è il caso di prendersela direttamente con quest’ultimo, perchè quasi sempre clandestino e sottopagato (leggi questo articolo), però non è giusto nemmeno proseguire con questo clima di buonismo e tolleranza: qualcuno dovrebbe spiegare a chi fa questo mestiere quali sono le regole!

L’estate scorsa ho provato a fermare un ragazzo nordafricano “colto in flagrante”, per capire se era a conoscenza del fatto che quando c’è uno spazio apposito per la raccolta del materiale pubblicitario condominiale, non è proprio il caso di perdere tempo a infilare un volantino in ogni cassetta… questi non mi ha proprio risposto, non si è nemmeno girato per guardarmi; ha finito quello che doveva fare e se ne andato via tranquillo come se niente fosse: sicuramente era stato ben indottrinato su come comportarsi dal suo caporale!!

Continua a leggere

Crosta non edibile

Crosta non edibile!

E’ capitato ultimamente di leggere sull’etichetta di un formaggio appena acquistato la scritta “crosta non edibile“.

A dire la verità non avevo voglia di alzarmi dal tavolo per controllare nel dizionario cosa significasse tale aggettivo, e ahimè l’ho mangiata! Tranquilli, per fortuna era un pezzetto piccolo; ma il “tarlo” mi è rimasto, e dopo essere entrato in discorso ieri a tavola con amici, constatata la comune ignoranza sul termine, oggi mi sono acculturato sulla Rete ed ho scoperto che significa proprio “non mangiabile, non commestibile“!

Leggendo qua e là, si può riscontrare che molti produttori caseari ultimamente trattano la parte esterna dei loro formaggi con olii o sostanze chimiche non del tutto salutari se ingerite. L’unica prescrizione che la legge impone infatti è proprio l’indicazione di non edibilità sull’etichetta del prodotto.

Tale precauzione è da adottare anche con quei formaggi noti per il sapore conferito dalla propria crosta, come brie e gorgonzola (si legga questo link).