Finalmente al via la posta certificata di Brunetta… Forse!

Ieri doveva essere il Day 1 per l’annunciatissimo debutto del servizio gratuito offerto dal nostro Ministro.zip, servizio gestito da Poste Italiane e Telecom Italia che si sono aggiudicate la gara di appalto con una offerta da 50 milioni di €
Su tutti i telegiornali e le testate nazionali l’evento è stato pubblicizzato con tanto di servizi dedicati, in cui si vede il Ministro sottoscrivere la prima casella di posta certificata e poi recarsi alle poste per attivarla.
Tutta propaganda e annunci: sin dalle prime ore di ieri mattina il sito dedicato (www.postacertificata.gov.it) era in tilt; poi, nel tardo mattino rimesso in piedi il sito ma non funzionante il servizio: cliccando sul link del modulo appare l’immagine
è stato raggiunto il numero massimo di connessioni

e anche adesso, nonostante siano passate più di 24 ore, la situazione non è cambiata.

A questo punto un po’ di dubbi sorgono spontanei:

  • chi ha progettato la soluzione informatica per raccogliere un semplice modulo di informazioni, non si  è posto il problema che, una volta alzato il sipario, potessero esserci un bel po’ di connessioni? Quante sono le connessioni massime previste? L’esperienza di Italia.it non ha insegnato nulla?
  • sempre dal punto di vista tecnico, il sito è pubblicato in https, modalità sicura: non solo il modulo di raccolta dati (che non funziona) ma tutto il sito, immagini e grafica comprese!
  • ultima nota tecnica: nel sito, in basso a sinistra, appaiono i loghi della W3c, ad indicare che è stato sviluppato rispettando gli standard xhtml: balle! Nè il codice (per verificare clicca qui) tanto meno il css (clicca qui) sono corretti!
  • dal punto di vista dei media, la considerazione che faccio è poco rassicurante: possibile che nessun tigì, nessun giornalista, abbia avuto la curiosità di provare a sottoscrivere una PEC? Come mai solo nei blog e nei commenti si può leggere dell’insuccesso di questa iniziativa?